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🇷🇺🇧🇾 Union Resolve

Oggi sono iniziate le vaste esercitazioni militari congiunte Union Resolve (o Allied Resolve) tra Russia e Bielorussia sul territorio di Minsk. Le simulazioni belliche vedranno l’impiego di truppe, velivoli e sistemi missilistici e proseguiranno fino al 20 febbraio.

Perché conta: La massiccia concentrazione di mezzi e truppe russe nel “cuneo bielorusso” non può essere né ignorata né derubricata a normale attività d’addestramento e ispezione delle Forze armate dei due paesi. Le manovre della rediviva Unione statale hanno in primo luogo un significato politico, poi militare.

Union Resolve si sviluppa in una consolidante cornice giuridica (Unione statale) e trae ispirazione dalla nuova dottrina militare congiunta, adottata a novembre dai due presidenti Vladimir Putin e Aljaksandr Lukašėnka. Dopo anni di traccheggiamento, il corposo riavvicinamento di Russia e Bielorussia si è reso indispensabile. Sia a causa delle pressioni esterne sul fronte occidentale del russkij mir (mondo russo) sia per scongiurare “rivolte colorate” interne. L’intensa cooperazione nel campo militare e dell’intelligence vuole ridurre le probabilità di un ulteriore allargamento della Nato a est (le cui strutture in Ucraina sarebbero accerchiate) e stroncare le possibilità di insediare un governo filo-occidentale a Minsk. Lukašėnka può tirare un sospiro di sollievo: con il sostegno moscovita e le necessarie riforme costituzionali (referendum il 27 febbraio 2022) il “padre venerato” può ambire a rimanere in carica fino al 2035. Per Mosca, un premio alla lealtà del suo impareggiabile alfiere.

Tra le modifiche costituzionali previste in Bielorussia c’è anche la rinuncia allo status di paese denuclearizzato. Questo consentirebbe alla Russia di dispiegare missili nucleari nel paese satellite. Allargando l’ombrello atomico, il Cremlino consolida il tratto settentrionale dell’agognata “linea rossa” sull’istmo d’Europa. Il trasferimento della missilistica tattica nel “cuneo” (dove sono già presenti missili Iskander-M) renderebbe bersagliabile qualsiasi centimetro di terra ucraina, compreso il centro di addestramento Nato di Yavoriv; di fatto una massiccia presenza militare atlantica nell’ex paese sovietico sarebbe impraticabile. Per questo c’è da scommettere che, al termine delle esercitazioni congiunte, le Forze armate moscovite decideranno di rimanere un altro po’ nella Russia Bianca.

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