🇸🇰 Sentimenti slovacchi
A gennaio il governo della Slovacchia ha approvato un trattato bilaterale di cooperazione militare con gli Stati Uniti (100 milioni di dollari in cambio della concessione decennale delle basi aeree). Ieri migliaia di persone sono scese in piazza a Bratislava per protestare contro tale accordo. Nel frattempo, nel parlamento andava in scena un siparietto tra nazionalisti e liberali: i primi hanno esposto in segno di protesta davanti ai banchi del governo la bandiera slovacca; i secondi hanno tentato di coprirla con il drappo ucraino.
Perché conta: Le due manifestazioni di dissenso non impensieriscono per le dimensioni né Washington né Bruxelles, ma palesano la scollatura tra popolo ed élite nel piccolo paese slavo. La nazione storicamente meno bellicosa dell’Europa centro-orientale tradisce un certo disagio verso il confronto/scontro in atto tra Nato e Russia. Mentre le autorità di Bratislava guardano a Washington in cerca di facili dividendi geopolitici, la gente comune si sente più vicina a Vienna per spirito e condotta di neutralità. L’ex capitale asburgica dista solo una cinquantina di chilometri dalla prima città slovacca, ma ancor meno per sentimento pacifista.
Proprio ieri i ministri degli Esteri del formato di Austerlitz (Austria, Cechia, Slovacchia) si sono recati in Ucraina, sulla linea di contatto del Donbas, per mandare un “segnale centroeuropeo” di solidarietà a Kiev. Ricordando che il confine occidentale dell’Ucraina è più vicino a Vienna del Vorarlberg (Stato federato più occidentale dell’Austria), il ministro austriaco Alexander Schallenberg ha precisato che «condividiamo lo stesso spazio culturale; la sicurezza e la stabilità dell’Ucraina sono anche nostre».
Al di là dei gesti e delle frasi di circostanza, la visita di cortesia non ha portato con sé quanto sperato dalle autorità di Kiev: al riparo della propria neutralità costituzionale, Vienna non ha garantito alcuna dotazione militare. A parte 4 mila proiettili d’artiglieria provenienti da Praga, i tre visitatori hanno consegnato “solo” forniture di soccorso come generatori e serbatoi d’acqua per enti privati (Croce Rossa e ong). Quasi a dire: vi siamo vicini, ma sbrigatevela da soli.
L’intesa militare tra Stati Uniti e Slovacchia può irrigidire le posizioni dei decisori politici di Bratislava, ma difficilmente potrà mutare il carattere mansueto del popolo slovacco.