🇷🇺🚀 Missili ipersonici alla frontiera
Secondo il quotidiano russo Izvestia, presto il distretto militare occidentale della Federazione Russa riceverà i nuovissimi missili ipersonici Kh-47m2 Kinzhal (pugnale), attualmente nelle pertinenze solo del distretto meridionale a ridosso di Ucraina e Mar Nero. Questo tipo di vettore può raggiungere la velocità di Mach 10 ed effettuare improvvise manovre elusive lungo la traiettoria. Nel caso di un suo impiego, anche i sistemi di difesa anti-aerea più moderni sperimenterebbero enormi difficoltà nella fase di intercettazione.
Perché conta: Mosca considera il fronte occidentale area di massima priorità. Il repentino aggravamento delle relazioni con gli Stati Uniti la spinge a mostrare i muscoli, servendosi del formidabile dispositivo militare. I suoi “pugnali” costituiscono una seria minaccia per l’ipotetico aggressore occidentale (Nato) e ne frenano gli appetiti d’espansione a est.
In uno scontro militare sul Vecchio Continente, i missili a lungo raggio (duemila chilometri) verrebbero impiegati per distruggere in un brevissimo lasso di tempo le infrastrutture di comando e supporto dell’Alleanza Atlantica. Azzerando quindi il cospicuo vantaggio tecnologico a stelle e strisce. Lo stesso presidente russo Vladimir Putin ha svelato che i Kinzhal possono essere armati con testate termonucleari, verosimilmente da 35-40 chilotoni.
L’annuncio del graduale trasferimento sul fronte occidentale dei missili prodotti in serie avviene a pochi giorni dall’attesissimo vertice Biden-Putin a Ginevra (16 giugno), allo scopo di aumentare il ridotto potere negoziale del Cremlino.
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