Commenti

🎯🇺🇦 Mire sull’Ucraina

Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelens’kyj ha affermato che un gruppo composto da russi e ucraini starebbe pianificando un colpo di Stato nel paese il 1° dicembre. Il gruppo eversore avrebbe ricercato il sostegno dell’uomo più ricco d’Ucraina, Rinat Akhmetov, i cui interessi si imperniano sull’industria mineraria del Donbas. Le esternazioni dell’ex attore potrebbero essere funzionali a infangare l’immagine dell’influente magnate filorusso (e patron della società di calcio Shakhtar Donetsk) in vista di una sua futura candidatura politica.

Raramente chi progetta un colpo di Stato fa sì che la vittima designata possa denunciarlo alla stampa qualche giorno prima. Ciò detto,  circa 94 mila unità truppe e molti mezzi militari russi sono nelle immediate vicinanze dei confini ucraini. Il dispiegamento coinvolge il territorio della Federazione, quello delle repubbliche separatiste del Donbas, la penisola di Crimea e il satellite bielorusso. L’accerchiamento dell’Ucraina è denunciato anche dal capo dell’intelligence militare di Kiev, che paventa un’aggressione russa su larga scala entro la fine di gennaio 2022.
Le esternazioni delle alte cariche di Kiev sono volte a catturare le attenzioni delle cancellerie euroatlantiche. Da oltreoceano, arriva il sostegno simbolico del Canada, che starebbe valutando il dispiegamento in Ucraina di parte dei sei caccia Cf-188 Hornet operativi nella base multinazionale Mihail Kogălniceanu vicino a Costanza (Romania). Mossa politica, non militare: l’esigua presenza dei velivoli canadesi sarebbe superflua in caso di offensiva russa, che con ogni probabilità neutralizzerebbe i caccia prima ancora che questi possano alzarsi in volo. Il sodalizio tra Mosca e Minsk – e la nuova dottrina militare congiunta – consente alla missilistica tattica russa terra-terra di coprire dal cuneo bielorusso l’intero territorio ucraino, aeroporti e basi militari comprese. Gli Stati Uniti lo sanno; e infatti mandano avanti lo sprovveduto alleato canadese.
In caso di occupazione russa, l’obiettivo di Washington non sarebbe quello di affrontare direttamente Mosca, ma di logorare indirettamente le sue truppe con un flusso costante di rifornimenti bellici a Kiev. Come nel caso delle 80 tonnellate di munizioni consegnate questo mese in cambio di 60 milioni di dollari e tanta (obbligata) gratitudine.

Link: https://www.limesonline.com/notizie-mondo-settimana-italia-francia-trattato-ucraina-invasione-venezuela/125874