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🇺🇸🚀☄🛰 Guerra agli asteroidi

La Nasa ha avviato la prima missione volta a deviare un asteroide (Dimorphos), distante dalla Terra 10 milioni di chilometri e dal diametro di circa 170 metri. L’operazione Dart è cominciata in California con il lancio di un razzo Falcon 9 della compagnia privata SpaceX. Durerà 11 mesi e servirà a valutare la capacità di scongiurare futuri impatti sulla superficie terrestre di pericolosi corpi celesti. Il microsatellite LiciaCube di produzione italiana filmerà la collisione per valutare la riuscita del test.

Perché conta: L’impiego di agenzie civili cela le finalità militari. La missione è un messaggio rivolto ai principali rivali degli Stati Uniti in campo spaziale (Russia e Cina): chi è in grado di deviare un asteroide a grande distanza dalla Terra è a maggior ragione capace di neutralizzare un satellite artificiale in orbita geospaziale. Una risposta ai recenti test missilistici russi sull’abbattimento di apparecchiature nelle orbite basse. Il tutto lasciando intendere la volontà non di militarizzare lo Spazio, ma di ergere l’America a protettrice dell’umanità. Un presunto afflato universalista che ben si confà allo spirito imperiale della superpotenza e prende le distanze dal «pericoloso e irresponsabile» militarismo sino-russo.

Non stupisce che al programma di difesa planetaria dell’agenzia spaziale statunitense partecipino attori privati. Da esemplare potenza talassocratica di matrice anglosassone, l’America ripropone modelli vincenti e rodati nell’esplorazione dell’ignoto. Come l’impero britannico seppe fare buon uso di soggetti privati per dominare gli oceani (pirateria corsara e Compagnia delle Indie), così l’impero a stelle e strisce mira a estendere la propria potenza nel cosmo grazie al prezioso contributo di agenti non governativi (turismo e ricerca).

Diversamente dall’America, Russia e Cina non celano le proprie ambizioni cosmiche, sottoscrivendo forme di cooperazione in ambito missilistico. Il direttore generale dell’agenzia spaziale russa Roscosmos Dmitrij Rogozin Ã¨ perentorio: Â«Sicuramente non siamo in ritardo rispetto a nessuno in termini militari».

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