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🇷🇺 Gli S-500 di Mosca

La prima batteria dei sistemi missilistici terra-aria S-500 Prometheus (o Prometey) è già attiva a Mosca. Entro la prima metà del 2022 tutte le Forze armate russe saranno dotate del nuovo sistema, a copertura dei principali punti strategici dell’immenso territorio federale.

Perché conta: Mosca lancia a Washington quattro messaggi, di cui uno volutamente ambiguo.

Primo, la Russia supera gli Stati Uniti nei programmi missilistici e li usa per proteggere i propri interlocutori. Non casualmente, l’annuncio arriva avviene in concomitanza con la visita del sottosegretario di Stato americano Victoria Nuland nella capitale russa. Gli apparati a stelle e strisce dovrebbero tenerne conto ogni qual volta siedono con i colleghi moscoviti per discutere di dissuasione strategica.

Secondo, i nuovi sistemi d’arma agevoleranno la vendita delle ormai superate batterie S-400 Triumph in giro per il mondo. Non solo nuove commesse per la già interessata Turchia, ma anche verso nazioni non ostili (come l’India). Il dispositivo bellico fornirà nuove prospettive diplomatiche. 

Terzo, i test missilistici russi non falliscono quasi mai; nemmeno quando coinvolgono i sofisticati vettori ipersonici a lungo raggio. Nel caso specifico dei sistemi S-500, il lancio verticale conferisce al proiettile una formidabile rapidità d’ingaggio della minaccia aerea. Il Cremlino vuole che la Casa Bianca ne tenga conto nei negoziati sotterranei per fissare un nuovo equilibrio strategico lungo l’istmo d’Europa. Per gli strateghi moscoviti gli S-500 andrebbero dispiegati anche in Transnistria in contrapposizione allo scudo missilistico a doppio impiego â€“ difensivo e offensivo â€“ di Deveselu (Romania), prima che l’omologo lanciatore di Redzikowo (Polonia) venga attivato.

Quarto, il nuovo sistema è dotato di capacità anti-satellite. Con la nuova corsa allo Spazio, la capacità di interdire la messa in orbita di satelliti armati sopra il proprio territorio diventa centrale. Le future generazioni del sistema – forse già il prossimo S-600 – saranno in grado di abbattere i satelliti più distanti in posizione geostazionaria. La Russia ha una notevole esperienza nel campo della cosmonautica, ma lo sviluppo di sistemi d’arma terra-spazio ne tradisce la forte natura tellurocratica.

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Foto: ministero della Difesa della Federazione Russa