Corruzione e scontri in Romania
Tratto da Il Mondo Oggi, 17 agosto 2018 Link
Decine di migliaia di manifestanti si sono riunite di fronte alla sede del governo di Bucarest per chiederne le dimissioni nei giorni scorsi. La protesta è stata organizzata dalle associazioni della diaspora romena ad agosto per permettere ai tanti cittadini che vivono all’estero, ora in patria per le ferie estive, di partecipare alle contestazioni contro un esecutivo percepito da gran parte della popolazione come corrotto. Vi hanno partecipato anche personalità politiche moldave, le quali sono state oggetto di perquisizioni e colluttazioni.
Il comportamento violento di pochissimi facinorosi ha innescato una dura reazione da parte delle forze dell’ordine. Nei giorni seguenti si sono svolte ulteriori manifestazioni non programmate in svariate città. Il presidente Klaus Iohannis ha condannato l’impiego sproporzionato del potere coercitivo su indicazione dell’esecutivo.
La tensione politica di questa settimana è diretta conseguenza della lotta di potere che intercorre da mesi tra il leader del partito di maggioranza Liviu Dragnea e il capo dello Stato Iohannis in tema di Giustizia. Mentre il governo cerca in tutti i modi di far approvare una serie di sconcertanti leggi ad personam, il presidente boccia sistematicamente tali iniziative.
La lotta politica è scaturita addirittura nel licenziamento dell’integerrimo procuratore capo della Direzione nazionale anticorruzione, Laura Codruța Kövesi, interpretato dalla cittadinanza come un sopruso da parte delle forze di maggioranza.
Le tensioni sono destinate a durare e probabilmente a esacerbarsi. Almeno fino alle prossime elezioni presidenziali, che si terranno a fine 2019.