👨💻🕵️♂️ Attacco cibernetico
L’azienda di software statunitense Kaseya ha subito nei giorni scorsi un poderoso attacco cibernetico, che ha colpito un migliaio di clienti e circa quarantamila computer in tutto il mondo. Tra gli ingenti danni economici si registra la chiusura di ottocento punti vendita Coop, la più grande catena di supermercati della Svezia. I principali indiziati sono hacker russi.
Perché conta: L’attacco è stato su scala globale. Colpendo la software house di Miami (Florida), grandi aziende e reti di distribuzione precipuamente occidentali hanno rischiato la paralisi. Anche se l’iniziativa è privata e legata a richieste di denaro, l’offensiva testimonia l’importanza chiave della dimensione cibernetica nella conduzione delle moderne guerre non lineari (ibride).
Gli effetti di tali azioni aggressive possono essere (e certamente lo diventeranno) anche letali. In un contesto storico caratterizzato da epidemie – umane o animali – interrompere la distribuzione di farmaci può causare la morte di malati ospedalizzati e non. Inoltre, in futuro gli attacchi cibernetici potrebbero riguardare vetture a pilotaggio autonomo o remoto causando non solo ingorghi stradali, ma veri e propri attentati mirati. Gli incidenti automobilistici indotti sono un dispositivo formidabile nelle mani dei servizi segreti. L’eliminazione di persone ostili mediante cyberattacchi potrà divenire prassi consolidata per via delle difficoltà a risalire alle cause reali, all’origine e al mandante dell’azione. E colpirà principalmente gli Stati maggiormente dotati di questa moderna tecnologia logistica (occidentali, Giappone, Cina).
Forse anche per questo Washington è stata cauta nell’additare ufficialmente Mosca come mandante dell’attacco a Kaseya, nonostante il blitz informatico sia stato attribuito al gruppo di hacker di lingua russa REvil. La nazione madre di internet si scopre vulnerabile e – per ora – non vuol rilanciare sulle applicazioni militari che la cibernetica offre. Sarebbero infatti i russi a poter uccidere più agevolmente e in modo disinvolto gli americani, non viceversa. Inoltre, il progetto RuNet (gigantesco intranet nazionale) prosegue spedito: in caso di minaccia la Federazione Russa potrà isolare il paese dall’internet globale, stroncando sul nascere la possibilità di subire offensive cibernetiche esogene.